Il mare dai 7 colori di San Andrés, Caraibi

Diciamo la verità, il nostro viaggio in Perù e Bolivia non è stata una vera e propria vacanza rilassante… anzi, una volta tornate a Bogotà io e Fede siamo così stanche e prive di forze che pensiamo di meritarci una vacanza come si deve e, almeno per me, una vacanza non può definirsi tale se non include mare, spiagge sabbiose e soprattutto temperatura sopra i 30 gradi! Così dopo appena un paio di giorni dal nostro rientro a Bogotà, eccoci di nuovo in aeroporto.  Abbiamo trovato dei biglietti per San Andrés, un’isoletta del Mar dei Caraibi, a poco più di 60 euro andata e ritorno! Praticamente un regalo! Come potevamo lasciarceli scappare? Questa volta viaggiamo leggerissime, addio felpe, maglioni e sciarpe! Un paio di costumi nello zaino e via, si riparte!

L’isola di San Andrés pur facendo parte politicamente della Colombia,  si trova in realtà al largo del Centro America, di fronte alle coste del Nicaragua e poco più a nord del Costa Rica, ecco perché il viaggio in aereo è abbastanza lungo (poco più di due ore da Bogotà). Arriviamo quando è già sera, l’aeroporto è piccolissimo e gli aerei atterrano a pochi metri dal mare!

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Dopo aver lasciato le nostre cose in ostello, decidiamo di fare una passeggiata sul lungomare. La camminata è piacevole, il caldo tropicale qui non è così opprimente come può esserlo sulla terraferma. Il fatto di trovarci su una piccola isoletta in mezzo all’oceano fa sì che il clima sia sempre ventilato. Notiamo subito che non ci sono molti turisti, sicuramente perché siamo in bassa stagione. La stagione secca qui in Colombia va da Dicembre ad Aprile, mentre la stagione delle piogge va da Luglio a Settembre, anche se le temperature medie non variano di molto (questo spiega anche il perché del costo così basso del volo aereo). Noi siamo a Luglio, ma stiamo tranquille, alcuni abitanti dell’isola ed anche gli impiegati dell’ostello, ci hanno assicurato che sull’isola non piove quasi mai, ci hanno detto che è previsto bel tempo ancora per tutta la prossima settimana! Quindi andiamo a dormire felici e rilassate, sapendo che l’indomani ci aspetterà una giornata di sole e bagni nel Mar dei Caraibi! Noi siamo già pronte per la tintarella, ma il destino o chi per lui non la pensa come noi.

Il rumore della pioggia che batte sui vetri della finestra mi sveglia presto l’indomani mattina. Per qualche secondo non capisco dove mi trovo… sono a Bogotà? Poi ricordo: Caraibi! All’improvviso mi rendo conto del ticchettio alla finestra e realizzo cosa sta succedendo (nooo!!!). Scendo dal letto ed apro le tende: il cielo è grigio e sta piovendo a dirotto! E adesso? Raggiungo Fede nella sala ristorante dell’ostello per la colazione e ci guardiamo sconsolatamente: che diavolo avevamo in mente quando abbiamo deciso di venire su un’isola caraibica durante la stagione delle piogge? Ormai quel che è fatto è fatto, dobbiamo uscire comunque, di rimanere in ostello tutto il giorno non se ne parla. Così prendiamo coraggio, ci copriamo con i pochi vestiti che ci siamo portate e usciamo sotto la pioggia. Dai! In fondo non è così male, il clima è comunque caldo, si sta bene in shorts e canottiera e sembra che la pioggia stia diminuendo, incrociamo le dita! Passiamo la prima giornata sul lungo mare e Fede decide comunque di farsi un bagno, nonostante non abbia mai smesso di piovere. Dopodiché decidiamo di sfidare il fato e prenotiamo una gita in barca per il giorno successivo.

Siamo fortunate! Oggi il sole non ci ha abbandonate, almeno durante la prima parte della giornata. Ci dirigiamo verso il porto, infatti abbiamo in programma una gita in barca fino all’Acquario naturale. L’acquario è uno dei posti più spettacolari che abbia mai visto. Si tratta di un isolotto a mezz’ora circa di navigazione da San Andres, circondato da acque poco profonde, in cui è possibile vedere una quantità incredibile di pesci e coralli! Una meta perfetta per immersioni e snorkeling. L’acqua è tiepidissima ed i colori sono incredibili: le sfumature create dall’acqua insieme alla sabbia bianca ed ai sedimenti calcarei, vanno dal trasparente, al turchese, al verde al blu cobalto, facendo sì che il mare qui venga soprannominato il “mare dei sette colori”. Nel pomeriggio ci rechiamo in barca presso Jhonny Cay, una deliziosa isoletta disseminata di palme e famosa per il Coco Loco, cocktail a base di rum e cocco. Inoltre l’isola è abitata da rettili di ogni tipo, lucertole blu e iguane primordiali, tanto che l’UNESCO ha dichiarato questo piccolo paradiso “riserva della biosfera e della flora marina”. Ci gustiamo un pranzo sulla spiaggia a base di pesce arrosto, patacones (banana fritta) e riso al cocco e stiamo per tornare indietro in barca quando il cielo diventa grigio di nuovo e ricomincia a piovere a dirotto.

Passiamo la serata in ostello insieme alle nostre compagne di stanza, un’australiana, una brasiliana e due colombiane, delle ragazze molto simpatiche con le quali abbiamo stretto subito amicizia, con alcune di loro poi ci saremmo riviste anche a Bogotà. Inoltre nella stanza accanto alla nostra c’è un’intera comitiva di ragazzi argentini molto simpatici che non perdono occasione per offrirci del “fernet con coca-cola”, la bevanda alcolica più in voga in Argentina (da notare che si sono portati il fernet dall’Argentina!) L’indomani mattina con le altre ragazze decidiamo di affittare una specie di golf-kart, così da poter fare il giro dell’isola (grande solamente 26 Kmq!) Il meteo questa volta sembra essere dalla nostra parte, il sole splende, il cielo è limpido e la giornata si prospetta bellissima! Visitiamo diverse spiagge dalla sabbia bianca e finissima e l’ Hoyo Soplador nella parte meridionale dell’isola, una specie di piccolo geyser, dove l’acqua del mare schizza in aria, attraverso un foro naturale, nella roccia corallina. Torniamo verso sera nel centro abitato e decidiamo di immergerci nella vita notturna dell’isola. Vamos de rumba! (andiamo a far festa) come si dice da queste parti. Di notte, San Andrés è piena di vita e ritmo. La musica caraibica invade l’isola e si balla ovunque, per strada, sulla spiaggia, nei locali che affollano il lungomare. La musica ti entra nelle vene, è impossibile stare fermi ed io non voglio più andarmene!

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Paolo ha detto:

    Ciao, mi chiamo Paolo e ho intenzione di andare a San Andres a febbraio 2018 con un mio amico. Da internet ho potuto capire che il mare è davvero spettacolare e da quello che scrivi si possono visitare diverse spiagge tutte bellissime. Ti scrivo per chiederti qualche informazione in più per quanto riguarda la vita notturna, la nostra intenzione è anche quella di divertirci, e se è un’isola per ” ricchi “. Ti ringrazio e complimenti per i tuoi numeri viaggi. La mia mail è millo1980@hotmail.it
    Grazie ancora.

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    1. sinmapasite ha detto:

      Ciao Paolo, allora San Andres è un’isoletta veramente piccola, io consiglio di noleggiare una moto o una macchina elettrica, puoi chiedere direttamente nell’ostello o nell’hotel dove alloggerete, le affittano di sicuro. Si può fare il giro dell’isola in una giornata e visitare diverse spiagge bellissime. Poi ti consiglio di fare delle escursioni con le barche, da non perdere “l’acquario” è la baia di Johnny Cay, non costano tantissimo. Molti mi avevano consigliato di andare anche a visitare l’isola di Providencia, che fa parte sempre dell’arcipelago di San Andres, ma alla fine non ne ho avuto il tempo perché è un viaggio di 3 ore in barca. Per quanto riguarda i prezzi, la Colombia è molto economica, inoltre San Andres è una zona tax-free quindi molti colombiani vanno a fare acquisti lì perché non ci si pagano le tasse. Per quanto riguarda la vita notturna, il lungo mare è pieno di locali, bar, discoteche. Mi sembra che una delle più famose si chiamasse “Coco Loco”. Per il cibo da provare sicuramente il pesce, il riso al cocco e i “patacones” (banana fritta). In bocca al lupo e buon divertimento!

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